Corso Ricerca Persone Scomparse
Il corso di formazione
Il giorno 29 maggio 2021 si è svolto un incontro formativo rivolto ai volontari della nostra associazione con un vigile del fuoco specializzato nella ricerca persone scomparse.
Scopo della giornata formativa: presentare le nuove modalità di ricerca, sia sul piano metodologico e organizzativo, sia su quello tecnologico.
Una breve sintesi di quanto esposto
Dopo i noti fatti della scomparsa di Yara, in cui sono stati impiegati in grande quantità mezzi e personale per la sua infruttuosa ricerca, sono state istituite figure organizzative TAS 2 (Topografia Applicata al Soccorso) tra i VVF, capaci di programmare gli interventi in modo che siano tempestivi, efficaci, ben distribuiti sull’area da controllare e, soprattutto, coordinati.
Tali figure professionali sono pressoché omogenee per protocollo e presenti su tutto il territorio nazionale.
Nello specifico nel caso della nostra provincia è stato steso un piano condiviso tra Provincia di Mantova, Prefettura e VVF in modo che il volontariato di Protezione Civile porti Volontari preparati, consapevoli dei propri compiti ed in grado di collaborare attivamente insieme al personale VVF.
Interventi di questa natura emergenziale devono valutare in breve tempo quali sono le procedure da mettere in campo, una volta attivata la ricerca dagli organi competenti, considerando:
- le caratteristiche della persona scomparsa (se si è persa, se è un allontanamento, se ha disagi psichici, l’età, ecc.);
- la vastità e le caratteristiche morfologiche dell’area da controllare;
- i mezzi a disposizione (veicoli, elicotteri, gommoni, unità cinofile, ecc.);
- strumenti a disposizione, (GPS, radio geolocalizzabili, celle telefoniche, droni, ecc.);
- persone che intervengono nella ricerca (forze dell’ordine, volontari, conoscitori locali del territorio, parenti, amici, ecc.);
- i tempi della ricerca.
In particolare, per quanto riguarda il coinvolgimento dei volontari di Protezione Civile, si insiste sulla loro capacità di tracciare il territorio con i GPS, battendo ordinatamente l’area assegnata e collaborando per la documentazione dei report di tracciamento.
Successivamente il formatore ha mostrato come utilizzare i GPS con brevi esercitazioni pratiche, dando le specifiche tecniche e operative in modo che, una volta passati su una determinata area, questa sia effettivamente bonificata.
Di fatto, con questi strumenti e un buon allineamento di battuta, è possibile avere dei report di mappa e tracciamento, tali da individuare la presenza o meno del disperso in quella specifica area e non lasciare porzioni scoperte.
L’incontro si è svolto con particolare attenzione; molti volontari hanno posto domande di approfondimento.
Il relatore ha interagito con il pubblico portando anche esempi concreti su situazioni vissute, sottolineando i punti di forza e debolezza delle diverse tipologie di ricerca.